Articolo scritto a più mani da studenti e docenti dell’Energy Team

Un’area verde a sfalcio differenziato è una zona in cui l’erba viene volutamente tagliata con minore frequenza con l’obiettivo di preservare la flora: con questa metodologia, infatti, le piante che vivono tradizionalmente nei prati del nostro territorio riescono a completare il loro ciclo vegetativo.

Dopo il periodo di riposo invernale, con l’aumento della temperatura, (tradizionalmente nel mese di marzo, anche se negli ultimi anni ci sono state delle variazioni) avviene la ripresa vegetativa con l’emissione di nuovi germogli e il rinnovo della parte aerea. A seguire, avviene la fioritura e la conseguente produzione del frutto che contiene il seme: questo potrà poi essere disseminato ad opera del vento o degli animali.

Con il tradizionale sfalcio primaverile operato nella manutenzione ordinaria del verde pubblico, si impedisce ad alcune specie di completare il ciclo, prevenendo la fioritura e la fruttificazione, con conseguente perdita di biodiversità delle specie presenti nei prati.

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